Naturismo, un diritto da riconoscere

Naturismo, un diritto da riconoscere

Naturismo, un diritto da riconoscere
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Il 24 novembre 2020, la Fenait, le sue federate e alcune delle altre realtà che tutte insieme rappresentano il naturismo italiano, si sono mosse nella direzione in cui da molti anni stiamo spingendo. Riteniamo che dopo tanti anni in cui le nostre esigenze sono state trascurate o dimenticate, la politica debba far un salto in avanti, prendendo atto che il naturismo non è un vezzo o una bizzarra tendenza di pochi ma un movimento sano, consistente e praticato da molti più individui di quanto si pensi, appena costoro hanno a disposizione un luogo sicuro e accogliente dove poterlo praticare in pieno riconoscimento e sicurezza.

Oggi formalmente chiediamo al parlamento di avviare l’iter legislativo per la discussione e l’approvazione di una legge per la tutela del naturismo e per la valorizzazione del turismo naturista.
Chiediamo una legge coraggiosa e ambiziosa che spazzi via ogni pregiudizio su una pratica salutare, benefica e dai molti aspetti positivi. Lo chiediamo per poterci finalmente porre allo stesso livello di tanti Stati del Mondo in cui è pienamente riconosciuta e praticata e dove incentiva una non trascurabile fetta di turismo!

L’iniziativa, partita dall’ANITA, la più grande associazione italiana, appoggiata da FENAIT e da tutte le nostre federate, porta la prima firma della presidenza dell’International Naturist Federation.

Di seguito il testo della lettera inviata a tutti i parlamentari delle Repubblica:

Oggetto: richiesta avvio iter parlamentare per Legge sul Naturismo.-

Il Movimento Naturista italiano, rappresentato oggi da molteplici associazioni presenti sia a nazionale che regionale o locale, lamenta da anni l’assenza di chiarezza normativa in materia di Naturismo.

In particolare, l’entrata in vigore del D.Lgs n.8/2016, ha depenalizzato, tra le altre cose, gli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.).

Per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato in luoghi adatti. Così il testo: “E’ evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un’opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate.”

Dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 8/2016, ci risulta siano state elevate oltre 50 sanzioni a ignari turisti che si trovavano a prendere il sole nudi in luoghi solitamente frequentati da naturisti. Alcuni di questi sanzionati sono cittadini di altri paesi dell’Unione Europea, in particolare Germania, nazione dove la pratica Naturista è particolarmente diffusa, anche all’interno di parchi urbani.

Alcuni dei naturisti sanzionati hanno opposto ricorso dapprima dinanzi alle Prefetture e successivamente dinanzi ai Giudici di Pace. Ad oggi ci risulta che il solo Giudice di Pace di Cecina abbia accolto il ricorso annullando la sanzione a carico dei due sanzionati a Marina di Bibbona, non riconoscendo però le spese di assistenza legale, spese che nella fattispecie sono state sostenute dall’Associazione Naturista Italiana.

La depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza con trasformazione in illecito amministrativo, apparentemente un passo avanti per il naturismo, si è di fatto trasformato in un boomerang con maggiori pregiudizi in capo ai naturisti. Prima infatti gli atti contrari alla pubblica decenza erano un reato contravvenzionale, punito con l’ammenda. Questo significa che, ricevuta la notizia di reato, il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l’archiviazione. Ora, con la trasformazione in illecito amministrativo, che scatta automaticamente, oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria, ha reso più difficile, per chi colpito dalla sanzione, opporvisi, se non con costi quasi simili alla sanzione stessa per vie delle spese legali da sostenere, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa.

Lo stesso Ministro di Grazia e Giustizia, nella sua risposta del 26 ottobre 2020 all’interrogazione della Deputata Ascari, ha, tra le altre cose, lamentato l’assenza di una legge italiana in materia di Naturismo.

Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita all’aria aperta e, nel rispetto della persona, della natura e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale, in armonia con la natura. Nell’allegato dossier si possono leggere i numeri che muovono il Naturismo in Italia, in Europa e nel Mondo. Si riporta inoltre la lettura aggiornata della situazione normativa realizzata da alcune regioni e qualche comune che ha intravisto nel Naturismo un importante segmento di sviluppo turistico.

Con la presente, le sotto elencate associazioni e federazioni, in rappresentanza dell’intero Movimento Naturista chiedono ai Parlamentari Italiani di farsi promotori, in tempi celeri, di una proposta di legge che riconosca il Diritto per i Cittadini a praticare in Italia il Naturismo, che affermi che l’art.726 del C.P. non si applica al Naturismo, che metta in moto una serie di iniziative regionali e locali affinché il Naturismo diventi un volano di rilancio post pandemia del sistema turistico italiano. I firmatari si rendono disponibili sin da ora a partecipare ad eventuali tavoli di confronto e di lavoro al fine di confezionare in tempi celeri una legge italiana sul Naturismo.

 

Firmato

Sieglinde Ivo – Presidente – International Naturist Federation

Maria Adelaide Fornaca – Presidente Federazione Naturista Italiana

Giampietro Tentori – Presidente Associazione Naturista Italiana

Giovanni Pasquale Marcacci – Presidente Associazione Naturista Emiliano Romagnola

Daniele Bertapelle – Presidente 3VeNat

Gabriella Carrera – Presidente Associazione Naturista Abruzzese

Ermini Giuseppe – Presidente Associazione Naturista Alto Adige

Andrea Turco – Presidente Associazione Naturista Umanista Liburnia

Francesco De Gennaro – Presidente Associazione Naturisti Italiani

Michele Angelo Todisco – Presidente Associazione Naturista Pugliese

Fabio Commini – Unione Naturisti Ambiente Italia

Giuseppe Ligios – Presidente Sardegna Naturista

Renato Ardigò – Presidente Associazione Naturista Ecologista Italiana

Massimo Lanari – Amministratore community iNudisti.it

La necessità di una legislazione in materia è stata recentemente fatta emergere in occasione della risposta fornita dal Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede all’interrogazione a risposta scritta n. 4-07245 (già n. 3-01162) sul naturismo, presentata alla Camera dei Deputati da parte dell’On. Stefania Ascari (M5S).

Nella stessa, il Ministro ribadendo la liceità del naturismo non ha potuto far altro che prendere atto che allo stato attuale non risulta una proposta di legge giacente in Parlamento e pertanto, implicitamente, ha manifestato la necessità che si provveda in tal senso.

E noi siamo qui, pronti!

Aula della Camera dei deputati

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Comunicato Stampa ANITA: Rocca di Manerba

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COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE ANITA

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Martedì 15 settembre 2020, A.N.ITA. ha incontrato il Sindaco di Manerba per parlare di Naturismo.
In occasione delle sanzioni elevate ad una trentina di persone che prendevano il sole nude sulla scogliera della Rocca di Manerba, era stato il Sindaco stesso ad affermare al giornale Brescia Oggi la disponibilità a sedersi ad un tavolo di confronto con le associazioni naturiste. A.N.ITA. ha comunicato il proprio interesse e stamattina ha avuto luogo l’incontro tra il Sindaco, il Presidente di A.N.ITA. Giampietro Tentori e il Consigliere bresciano della stessa associazione Claudio Reali.

Focalizzate alcune questioni tecniche (terreni di privati, regolamento di fruizione del Parco Lacuale) l’attenzione è stata posta sulle situazioni di degrado per le quali la spiaggia di Manerba si è resa famosa. Il Sindaco ha riconosciuto che il Naturismo non ha nulla a che vedere con il sesso. Dopo aver ribadito che sarà massimo il suo impegno per contrastare queste frequentazioni, ha affermato che una volta “liberata”la spiaggia da questo fenomeno di degrado lui è disponibile a discutere di Naturismo.

A.N.ITA. ha accettato la sfida impegnandosi per i prossimi mesi ad avviare dialoghi e incontri con i Naturisti frequentatori della spiaggia e con imprenditori locali per portare al tavolo di confronto con l’Amministrazione Comunale delle proposte di sviluppo turistico legate al Naturismo.

Giampietro Tentori
Presidente A.N.ITA.

ANITA - ASSOCIAZIONE NATURISTA ITALIANA federate

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Ad una spiaggia naturista italiana il TripAdvisor Travellers’ Choice 2020

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Al termine di una stagione estiva da ricordare per affluenza di visitatori ma soprattutto per gradimento dell’accoglienza e della cordialità, arriva dal più famoso portale di recensioni TripAdvisor un riconoscimento che inorgoglisce tutti i naturisti italiani.

La spiaggia naturista Lido Punta Le Morge, sita in Torino di Sangro (CH) ha ottenuto il riconoscimento “TripAdvisor Travellers’ Choice 2020” 

LUOGO CLASSIFICATO DAI VISITATORI NEL 10% DELLE MIGLIORI ATTRAZIONI A LIVELLO MONDIALE!

Spiaggia Naturista Lido Punta Le Morge

Il portale ogni anno analizza tutte le recensioni inserite, i punteggi e i luoghi salvati che i viaggiatori di tutto il mondo condividono. Successivamente TripAdvisor li classifica e infine celebra i luoghi più apprezzati con i premi Travellers’ Choice.

Ricordiamo che Lido Punta Le Morge a partire dall’anno 2014 è stata ufficialmente riconosciuta come spiaggia naturista ufficiale. La nostra federata Associazione Naturista Abruzzese è stata incaricata dal Comune di Torino di Sangro di delimitarla, di assicurare il rispetto del regolamento di spiaggia e di valorizzarla sotto il profilo del turismo naturista.

L’ANAB ha inoltre il compito della tutela sotto il profilo ambientalistico e di conservazione dell’habitat.

La Federazione Naturista Italiana è fiera che un riconoscimento così importante sia stato, per la prima volta, assegnato a una spiaggia naturista italiana, segno che l’opera di valorizzazione del naturismo e del relativo indotto turistico, quando perseguito con metodo e serietà, porta apprezzamento e riconoscimento del lavoro svolto.

Grazie a tutti i naturisti italiani per aver contribuito a questo successo!

le-morge-anab-nudesgo-2018
Spiaggia Naturista Lido Punta Le Morge - Torino di Sangro (CH)
Bandiere spiaggia Le Morge
Logo-Spiaggia-Lido Punta Le Morge

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Da oggi l’Italia ha una nuova (storica) spiaggia ufficialmente riconosciuta per la pratica naturista. Il Comune di Ravenna con ordinanza sindacale, a far data dal 25 giugno 2020, individua e regolamenta l’area di demanio marittimo nota come “La Bassona” a Lido di Dante ai sensi della legge regionale a tutela del naturismo dell’Emilia Romagna.

Per la precisione si tratta del tratto di arenile di circa 400 metri che inizia a 50 metri dalla perpendicolare alla battigia dello stradello pinetale esistente e si sviluppa verso sud a cui si aggiunge un’ulteriore porzione di arenile (indicata nella planimetria come area 2) in cui viene consentita la fruizione balneare solo dalla fine del periodo di nidificazione dell’avifauna (di regola il giorno 15 luglio).

Il Comune di Ravenna ha incluso l’area fra quelle coperte dal servizio di salvamento dei bagnini, sono stati inoltre messi a disposizione a titolo non oneroso i servizi igienici del Camping Classe e sono stati installati un “paravento” e la cartellonistica per delimitare l’area.

L’accesso dovrà avvenire utilizzando esclusivamente l’arenile o gli stradelli: vietati, al fine di preservare l’ecosistema dunoso, l’occupazione, il passaggio e l’attraversamento della duna costiera, al di fuori degli stradelli. Nell’area vige inoltre il divieto di fumo sulla battigia.

Nel tratto disponibile dal 15 luglio resta il divieto di attendamento, campeggio e ombreggio con ombrelloni o altre strutture temporanee anche realizzate con legname spiaggiato. Gli utilizzatori dovranno inoltre provvedere a tenere pulito lo spazio utilizzato portando via ogni rifiuto.

La Bassona torna pertanto ufficialmente naturista dopo la lunga sospensione del riconoscimento del 2006, con tante presenze e una rinnovata popolarità!

AnerUn sincero ringraziamento al direttivo dell’Associazione Naturista Emiliano Romagnola per il grande lavoro che da sempre dedica a questo importante pezzo di storia del naturismo Italiano.

Spiaggia della Bassona - Lido di Dante (RA)
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Con grande piacere annunciamo che il giorno 29 maggio 2020, l’assemblea straordinaria della Federazione Naturista Italiana ha deliberato l’adozione del nuovo statuto sociale, in aderenza ai principi e alle prescrizioni del codice del terzo settore di cui al D.lgs. 117/2017.

La nuova “carta” della Federazione, che esprime formalmente e solennemente i principi fondamentali che riguardano l’organizzazione e l’ordinamento della Federazione Naturista Italiana, è stata redatta con la finalità di incrementare la democrazia e la pluralità ed è frutto di oltre due anni di lavoro di gruppo da parte di rappresentanti delle associazioni federate. 

Il testo del nuovo statuto lo trovate a questo indirizzo.

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Galà di Nuoto 2020: la FENAIT indignata per la decisione presa da INF

In seguito alla pubblicazione del presente comunicato, in data 3 marzo 2020, la presidente INF-FNI, ha inteso inviare un messaggio alla presidente della Fenait. Per correttezza e trasparenza lo riportiamo testualmente di seguito.

Du solltest so fair sein und deinen Mitgliedern auch mitteilen, dass es nicht die Entscheidung der INF-FNI und auch nicht der Eunat war, sondern die Tatsache dass € 6.000,- offen waren, die keiner bezahlen konnte. Und was mit den 60.000,-€ pro Jahr geschieht ist einzig die Entscheidung der Delegierten und nicht der INF-FNI. Deine Mitglieder sollten die Wahrheit erfahren und nicht wieder durch Unwiessenheiten provoziert werden.”

Traduzione:

“Dovresti essere così corretta e comunicare ai tuoi associati che non è stata una decisione INF-FNI e neanche dell’EUNAT, bensì dovuta al fatto che rimanevano scoperti €6.000,- che nessuno poteva pagare.

E quello che succede dei 60.000 € annuali è unicamente una decisione dei delegati e non dell’INF.

I tuoi soci dovrebbero sapere la verità e non venire nuovamente provocati dall’ignoranza.

Sieglinde Ivo

Il Galà di Nuoto 2020 si terrà in Italia, a Torino, ma non sarà organizzato dalla nostra federazione, bensì da quella del Liechtenstein.
Si è consumato al recente incontro Eunat tra le federazioni europee naturiste, l’ennesimo atto di provocazione dell’Unione Naturisti Italiani nei confronti dell’attuale dirigenza della federazione italiana.
Dopo aver lavorato per mesi per organizzare l’evento ad Andalo, dove nel 2016 e 2017 fu organizzato il Galà di Nuoto Naturista, la federazione naturista internazionale (INF), rispondendo a sole logiche di mercato e con una procedura poco trasparente, ha deciso di attribuire l’organizzazione del Galà al Liechtenstein attraverso l’UNI.
Per la seconda volta INF assume decisioni in netto contrasto con qualsiasi logica federativa attribuendo poteri di operare sul territorio italiano ad un’associazione italiana che fa parte di una federazione straniera.
Sono ormai evidenti gli interessi economici che determinano le politiche federative di INF/EUNAT, federazione che spende circa 60.000,00 €. all’anno per eventi che si svolgono o che si avvalgono per l’organizzazione di terreni naturisti. Denaro che proviene dalle quote che ciascun naturista paga attraverso i bollini INF. Denaro che a nostro avviso andrebbe invece speso per sostenere campagne informative mediatiche per la promozione del Naturismo.
Nel rimarcare il proprio disappunto per le scelte perpetrate da INF la FENAIT rimanda all’assemblea dei soci la decisione se partecipare in veste ufficiale agli eventi INF 2020 e si riserva di organizzare un Galà di nuoto per ottobre rivolto ai Naturisti italiani e a quelle associazioni che non condividono il modo di operare di INF.

Galà di nuoto 2020 - Comunicato - Fenait