LA FENAIT VEDE RICONOSCIUTE LE SUE RAGIONI DA TROPPO TEMPO CALPESTATE
Il Congresso di quest’anno ha rischiato di essere ricordato per un’aspra battaglia tra la Federazione Italiana e quella del Liechtenstein LNV, che più volte su queste pagine è stata ben descritta. La FENAIT si è fortemente espressa contro i precedenti vertici dell’INF per aver aiutato la LNV – controllata, anche se solo formalmente, dall’ex tesoriere INF Rolf Hostettler – ad aggirare gli statuti vigenti e vendere i bollini INF all’UNI, ormai fuori da Fenait e dal naturismo organizzato. A rendere più delicata la questione, il fatto che il presidente dell’UNI fa parte anche del CC della Federazione Internazionale (attraverso l’esterovestizione con LNV), fatto questo che ha creato un ulteriore conflitto di interessi.
Le mozioni della FENAIT chiedevano l’espulsione della LNV come membro di INF e un risarcimento finanziario da parte della LNV. Infine, Fenait chiedeva ai delegati di assegnare una formale censura ai Presidenti e al Vicepresidente per complicità e omissioni nella vicenda.
L’intero caso è crollato quando Rolf Hostettler, la sera antecedente le votazioni ed evidentemente ormai convinto dell’esito che queste avrebbero avuto, ha inviato una formale e-mail, dichiarando che la LNV era stata sciolta e non esisteva più! Di conseguenza le mozioni presentate sono state annullate e a LNV sono stati ritirati tutti i diritti di voto, secondo Fenait illecitamente acquisiti.
Fenait, infine, ha ribadito pubblicamente le asserite responsabilità dei precedenti membri del CC INF, ma considerata l’ammissione di responsabilità collettiva del nuovo presidente e l’essere venuto meno del caso, nello spirito di collaborazione e buona volontà che ci contraddistingue, ha ritirato la mozione di censura.