Oggetto: richiesta avvio iter parlamentare per Legge sul Naturismo.-
Il Movimento Naturista italiano, rappresentato oggi da molteplici associazioni presenti sia a nazionale che regionale o locale, lamenta da anni l’assenza di chiarezza normativa in materia di Naturismo.
In particolare, l’entrata in vigore del D.Lgs n.8/2016, ha depenalizzato, tra le altre cose, gli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.).
Per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato in luoghi adatti. Così il testo: “E’ evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un’opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate.”
Dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 8/2016, ci risulta siano state elevate oltre 50 sanzioni a ignari turisti che si trovavano a prendere il sole nudi in luoghi solitamente frequentati da naturisti. Alcuni di questi sanzionati sono cittadini di altri paesi dell’Unione Europea, in particolare Germania, nazione dove la pratica Naturista è particolarmente diffusa, anche all’interno di parchi urbani.
Alcuni dei naturisti sanzionati hanno opposto ricorso dapprima dinanzi alle Prefetture e successivamente dinanzi ai Giudici di Pace. Ad oggi ci risulta che il solo Giudice di Pace di Cecina abbia accolto il ricorso annullando la sanzione a carico dei due sanzionati a Marina di Bibbona, non riconoscendo però le spese di assistenza legale, spese che nella fattispecie sono state sostenute dall’Associazione Naturista Italiana.
La depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza con trasformazione in illecito amministrativo, apparentemente un passo avanti per il naturismo, si è di fatto trasformato in un boomerang con maggiori pregiudizi in capo ai naturisti. Prima infatti gli atti contrari alla pubblica decenza erano un reato contravvenzionale, punito con l’ammenda. Questo significa che, ricevuta la notizia di reato, il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l’archiviazione. Ora, con la trasformazione in illecito amministrativo, che scatta automaticamente, oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria, ha reso più difficile, per chi colpito dalla sanzione, opporvisi, se non con costi quasi simili alla sanzione stessa per vie delle spese legali da sostenere, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa.
Lo stesso Ministro di Grazia e Giustizia, nella sua risposta del 26 ottobre 2020 all’interrogazione della Deputata Ascari, ha, tra le altre cose, lamentato l’assenza di una legge italiana in materia di Naturismo.
Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita all’aria aperta e, nel rispetto della persona, della natura e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale, in armonia con la natura. Nell’allegato dossier si possono leggere i numeri che muovono il Naturismo in Italia, in Europa e nel Mondo. Si riporta inoltre la lettura aggiornata della situazione normativa realizzata da alcune regioni e qualche comune che ha intravisto nel Naturismo un importante segmento di sviluppo turistico.
Con la presente, le sotto elencate associazioni e federazioni, in rappresentanza dell’intero Movimento Naturista chiedono ai Parlamentari Italiani di farsi promotori, in tempi celeri, di una proposta di legge che riconosca il Diritto per i Cittadini a praticare in Italia il Naturismo, che affermi che l’art.726 del C.P. non si applica al Naturismo, che metta in moto una serie di iniziative regionali e locali affinché il Naturismo diventi un volano di rilancio post pandemia del sistema turistico italiano. I firmatari si rendono disponibili sin da ora a partecipare ad eventuali tavoli di confronto e di lavoro al fine di confezionare in tempi celeri una legge italiana sul Naturismo.
Firmato
Sieglinde Ivo – Presidente – International Naturist Federation
Maria Adelaide Fornaca – Presidente Federazione Naturista Italiana
Giampietro Tentori – Presidente Associazione Naturista Italiana
Giovanni Pasquale Marcacci – Presidente Associazione Naturista Emiliano Romagnola
Daniele Bertapelle – Presidente 3VeNat
Gabriella Carrera – Presidente Associazione Naturista Abruzzese
Ermini Giuseppe – Presidente Associazione Naturista Alto Adige
Andrea Turco – Presidente Associazione Naturista Umanista Liburnia
Francesco De Gennaro – Presidente Associazione Naturisti Italiani
Michele Angelo Todisco – Presidente Associazione Naturista Pugliese
Fabio Commini – Unione Naturisti Ambiente Italia
Giuseppe Ligios – Presidente Sardegna Naturista
Renato Ardigò – Presidente Associazione Naturista Ecologista Italiana
Massimo Lanari – Amministratore community iNudisti.it