Le associazioni naturiste in Italia hanno da sempre rappresentato, insieme ad alcuni coraggiosi imprenditori, la spina dorsale del naturismo nazionale.
Pur in assenza di una legge nazionale che regolamenta la pratica naturista, le associazioni, da ormai 50 anni sono impegnate a promuove l’idea naturista e a organizzare con esemplare regolarità eventi, incontri, raduni, sia in estate che in inverno.
Inoltre queste hanno da sempre intessuto una trama di relazioni con le autorità e la politica locale. Questo gran lavoro ha portato, negli ultimi anni, a far approvare ben 6 leggi regionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo e Sardegna) che si occupano di tutelare e regolamentare la pratica del naturismo, sia nei luoghi pubblici che all’interno di attività ricettive di tipo commerciale.
Lo stesso incessante lavoro è stato necessario per far riconoscere alcuni spazi pubblici in cui il naturismo è autorizzato e tutelato dall’autorità pubblica; partendo da una situazione di estremo ritardo rispetto al resto del continente, dal 2000 ad oggi sono state istituite 13 spiagge marine o fluviali in cui la pratica del naturismo è pienamente riconosciuta, oltre a molte altre in cui vi è una frequentazione ormai decennale e continuativa.
