“È… molto più onesto essere nudi… che indossare abiti trasparenti.”
(ERASMO DA ROTTERDAM)
Per la seconda volta centinaia di naturisti italiani hanno deciso di festeggiare il Ferragosto insieme, ognuno in una spiaggia diversa, ma uniti nella volontà di essere una comunità
Reportage preparato da ANITA.
Una catena umana di donne, uomini e bambini che partiva dal nord di Varallo arrivando a Marianelli in Sicilia, ha deciso di passare il Ferragosto in una spiaggia naturista (marina o fluviale) o in una struttura naturista.
Arriverà il giorno in cui questo non farà più notizia e sarà normale trovare nello stesso luogo persone vestite e persone nude.
Quando ci si accorgerà che non è un corpo nudo a far scandalo ma molte parole, molte azioni quotidiane, allora saremo un paese equilibrato.
Jacopo ha due anni e vive in una famiglia naturista, vede i suoi genitori nudi da sempre e anche molti degli amici che frequentano la sua casa. Jacopo non avrà quel limite mentale di tanti che credono che stare nudi sia un richiamo sessuale, non avrà il mito del corpo perfetto. Jacopo guarda le persone negli occhi perché per lui un organo genitale è esattamente come un orecchio o un naso.
Jacopo ha scelto la spiaggia di Varallo perché i suoi genitori sono amici di Simona, un’assicuratrice milanese che ha casa a Oro, sopra la spiaggia di Balangera. Il naturismo è apertura all’altro, Simona ospita tante persone in casa sua e la spiaggia naturista sul Sesia è la sua seconda casa. Simona, se vede atteggiamenti scorretti, prende sottobraccio le persone che hanno scambiato una spiaggia per un privé, offre loro una birra e poi spiega la filosofia del naturismo. A volte qualcuno se ne va via ma molte altre volte chi rimane capisce e ritorna.
Maria è una docente di italiano e adora il mare, fuma i sigari e fa il bagno a San Vincenzo tutto l’anno. Nuda? Maria non risponderebbe neppure a questa provocazione, lei è naturista fino nelle viscere, basta guardarla negli occhi per capire che non esiste pregiudizio né malizia. Andate a cercarla sotto la bandiera dell’A.N.ITA. che lei onora quotidianamente per capire come vive una naturista.
Iris e Cecilia sono donne sicule, troppi luoghi comuni sul ruolo della donna in Trinacria. Iris e Cecilia non si mostrano, Iris e Cecilia vivono il naturismo sempre e con loro mariti e amici. Le si possono trovare a Torre Salsa o Marianelli e con loro sono risate e mangiate garantite. Le donne del sud e quelle sarde si stanno scrollando di dosso un fardello di secoli. Il naturismo le sta aiutando ad uscire da un ruolo che non è naturale ma solo frutto di secoli di prevaricazioni.
La grande distesa di sabbia dorata di Piscinas in Sardegna accoglie sempre con la sua bellezza fatta di spazi immensi, dune sinuose, rive che si perdono a sud e un mare a perdita d’occhio dove il sole precipita ad occidente.
A guardarla oggi Piscinas, stracolma di amiche e amici che condividono la nudità, sembra anche più bella, in questo ferragosto naturista senza più pregiudizi. Lo vedi, parli con la gente nuda e capisci subito che la festa è sincera, colorata di un’allegria che a pelle appare vera. E di colori e fantasia è fatto lo scherzo di dipingersi i corpi, quando il caldo africano un poco si attenua. Sono le tempere ad acqua che a scuola usano i bimbi. E noi in Sardegna i bambini monelli, quelli disobbedienti, li chiamiamo “pizzinni-pizzoni”, perché sono come uccelli che in gabbia proprio non ci vogliono stare, e non riesci a fermarli. La nudità diventa allora una tela dove i “pizzinni” di tutte le età rappresentano, per un giorno, il gioco inevitabile di una felicità senza veli.
Chiara fa la pendolare tra Lombardia e Sicilia, lei si è sobbarcata l’impresa di creare locandine per quasi tutti i gruppi presenti a questa manifestazione diffusa. Lei ha scelto il fiume Ticino con i suoi amici della Ciurma. Ha giocato a pallavolo sulla spiaggia e ha avuto un occhio di riguardo per le tante persone presenti a festeggiare il Ferragosto 2021.
Antonio è invece “nu cotraru” di Calabria, rigoroso e disciplinato sin dall’inizio del suo percorso nel naturismo avviato non molti anni fa. Intende lottare, con il proprio esempio, il pregiudizio che confonde nudità e sessualità e per questo ha scelto di avventurarsi nel primo, serio progetto di far vivere serenamente il naturismo nella sua splendida regione ed in particolare, per questo ferragosto condiviso, nella spiaggia di Stignano. È affiancato da amici preziosi che condividono lo stesso progetto e che sono consapevoli di come l’ispirazione naturista possa esprimersi non soltanto nell’esteriorita’ del “nudo corpo” ma possa essere una “condizione dell’anima”, che pervada il quotidiano anche di chi, pur vestito, vive comunque una vita priva di sovrastrutture, trasparente, senza ambiguità, falsità e doppi giochi; una vita nuda insomma, sia che si indossino i vestiti sia che non li si indossi.
Dafne è in vacanza in Abruzzo con le amiche e un po’ per caso decidono di trascorrere il ferragosto in spiaggia nei pressi del trabocco Punta le Morge a Torino di Sangro. Qui nota il cartello che indica la vicina spiaggia naturista. Dopo aver trascorso la giornata tra bagni e picnic sui ciottoli che caratterizzano la zona, poco prima di tornare in albergo, si stacca dalle amiche e si avvia a piedi in direzione di Lido Punta Le Morge. Qui trova i naturisti dell’ANAB; poche parole di circostanza e di spiegazione di cosa sia il naturismo. Pochi secondi e il bikini di Dafne è già adagiato sui sassi e lei avvolta dalle calde acque dell’Adriatico. Dafne non lo sa ancora…ma tornerà presto in quella spiaggia.
Dalla spiaggia del Secchiello Selvaggio sul Trebbia, Claudio, per il primo ferragosto dopo la delibera per l’ufficializzazione alla pratica naturista racconta di un ferragosto indimenticabile da segnare sugli annali del gruppo TrebbiaNat; aperitivo, pranzo, anguria, compagnia, sole, secchielli, cena con 250 gamberoni alla griglia, musica e balli, chiusi dallo spettacolo pirotecnico di Susanna incinta all’ottavo mese sotto un cielo stellato.
A Lido di Dante (Ravenna), nella più grande ed affollata spiaggia naturista d’Italia (circa 1500 persone nude) l’ANER ha salutato ferragosto con un brindisi a base di sangiovese… sotto l’occhio attento dei due bagnini di salvataggio a noi dedicati. Il nucleo storico si è poi ritrovato a cena assieme per concludere degnamente la serata di naturismo condiviso.
Arriviamo a Santa Severa, Stefano racconta, le Sabbie Nere sono sfuggite alla speculazione edilizia grazie ai vincoli imposti dalle preesistenze archeologiche dell’antico insediamento etrusco di Pyrgi. Molti ragazzi e ragazze presenti nella spiaggia tessile si sono denudati per la prima volta per il torneo di Beach Volley allestito da Eros e Roy, per il buffet coordinato da Sara, Ondina e Rossella e l’ormai tradizionale sessione di body painting ideata da Simona.
Dopo avere atteso il tramonto, il meraviglioso tuffo del sole sul tratto di mare davanti al Castello di Santa Severa è arrivato il momento dei saluti. Una memorabile giornata di naturismo ed amicizia.
Mille altre storie raccontano di amiche ed amici, al campeggio naturista Bnatural, al campeggio La Chiappa in Corsica o al Valalta in Istria.
Il naturismo è questo e anche quest’anno è stato magico, dice Giampietro Tentori, Presidente di A.N.ITA., trascorrere il 15 agosto in compagnia di centinaia di amici é un segnale che non possiamo più essere snobbati.
Di solito a casa in estate sto nudo…vivi solo …fa caldo…non ho condizionatore…non do fastidio a nessuno vivendo solo…ma nudo in pubblico mi darebbe imbarazzo…..